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Nel Piano Triennale 2023-2025, il Dipartimento di Giurisprudenza non ha previsto un obiettivo esplicito relativo alla terza missione. Tuttavia, il Dipartimento continua a rivolgere la propria attenzione a queste attività. La terza missione è stata infatti riconosciuta come missione istituzionale delle Università, insieme alle missioni tradizionali di insegnamento e di ricerca. Essa, nel rispetto delle specifiche caratteristiche della ricerca giuridica, si compone principalmente di quattro parti: brevetti; spin off, entrate conto terzi e attività di public engagement.

Dal 2019, relativamente alle iniziative coperte da proprietà intellettuale, all'interno del Dipartimento è operativo lo spin off "Red Open". Attivo a decorrere dal 13 febbraio 2019 – la Società Red Open S.r.l. è stata costituita come Start-Up Innovativa e certificata secondo gli standard ISO 9001 – la sua missione consiste nel fornire aiuto alle imprese e a coloro i quali si occupano di innovazione digitale in modo da declinare l’uso competitivo del proprio patrimonio di informazioni e il perimetro di sicurezza digitale con la sostenibilità e la responsabilità d’impresa, in modo da consentire alle aziende di rilasciare e promuovere policy di trasparenza, responsabilità, correttezza ed eticità nell’impiego di strumenti di intelligenza artificiale; acquisire nuovi clienti valorizzando il patrimonio delle informazioni grazie ad un approccio olistico del rischio, della privacy e il possesso dei propri dati da parte del cliente; utilizzare la data retention come il vantaggio competitivo innovativo con cui costruire una customer retention sostenibile e competitiva e realizzare un go to market tempestivo di prodotti e processi innovativi.

Il Dipartimento ha inoltre sviluppato un format di educazione immersiva che prevede la ricostruzione virtuale ed interattiva di processi di rilevanza storica a livello internazionale (il processo a Milosevic, il razzismo negli USA e il caso del muro di Israele). Il progetto si prefigge lo scopo di avvicinare gli studenti, la cittadinanza, le istituzioni e i singoli operatori del diritto alle problematiche giuridiche più dibattute, attraverso una modalità di insegnamento innovativa e interattiva, che implementa un software appositamente dedicato, ideato dal Dipartimento di Giurisprudenza. Lo strumento informatico in questione sfrutta le nuove tecnologie per rendere lo studio del diritto più immediato, più appassionante e soprattutto più comprensibile a chiunque. Si tratta di un approccio cross-mediale che individua nel processo il momento ideale per immergersi personalmente nell’esperienza giuridica, ricreando attraverso il supporto tecnologico e informatico ambienti, situazioni e protagonisti di una vicenda specifica. Considerato l’impegno scientifico e tecnologico profuso per la realizzazione del suddetto progetto, è stato avviato l’iter di tutela del diritto d’autore e di deposito del marchio che ne identifichi la proprietà intellettuale. Il procedimento si è concluso con il deposito del marchio “Bicocca Immersive Trial” e con il deposito delle tre richieste di registrazione di opera inedita presso la SIAE. 

Le attività di educazione e didattica immersiva sono state portate con successo presso scuole primarie e secondarie ed istituti superiori, consentendo fra le altre cose di avvicinare maggiormente i giovani all’esperienza giuridica e ai suoi elementi fondanti, attraverso l’impiego di un linguaggio multimediale a loro sicuramente più affine, in grado di rendere più comprensibili anche contenuti particolarmente complicati.

Con riferimento alle entrate conto terzi, si segnala la conclusione di contratti di consulenza svolti ad opera di personale docente afferente al Dipartimento di Giurisprudenza. Eccezion fatta per una flessione riferibile all’anno 2021, a partire dal 2020 il dato quantitativo è progressivamente aumentato, in specie laddove si prenda in considerazione il biennio 2023-2024.

Riguardo il public engagement, il nucleo fondamentale di tali attività prevede la partecipazione alla divulgazione e diffusione tra il pubblico dei risultati relativi alla ricerca ed alla didattica conseguiti dal personale del Dipartimento, nonché l’impegno in un processo di 'esportazione' del proprio percorso formativo fuori dalla sede tradizionalmente accademica. In particolare, il Dipartimento ha messo a disposizione del territorio di riferimento e della comunità (nazionale e internazionale) i risultati delle proprie indagini e ricerche, assumendo un ruolo di promozione culturale e di riflessione su tematiche giuridiche, che presentano intime connessioni con profili socio-economici-politici, attraverso la partecipazione a iniziative a carattere divulgativo, interventi formativi e culturali rivolti al territorio, quali l’iniziativa Primavera in Bicocca, Bookcity, su temi sociali sensibili di interesse per la collettività. Questo tipo di attività è in continua progressione, e ciò dimostra plasticamente l’impegno profuso dal Dipartimento nell’esternalizzazione e divulgazione della propria attività a beneficio della comunità.

In particolare, si segnala che gli studenti del Corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza, che abbiano già sostenuto gli esami di Diritto penale, Procedura penale e Diritto penitenziario possono svolgere uno stage presso lo Sportello giuridico della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate, il quale offre consulenza legale gratuita sulle questioni attinenti all'esecuzione della pena. La Cattedra di Diritto penale collabora da circa otto anni con lo Sportello giuridico. Docenti, ricercatori, assegnisti e dottorandi si alternano all'ingresso settimanale dell’Istituto penitenziario, ove incontrano i detenuti e le detenute che pure operano come volontari allo Sportello e che li accompagnano nei diversi Reparti, per rispondere alle (molteplici) richieste provenienti dalle persone recluse. La consulenza offerta alle persone detenute spazia dai chiarimenti richiesti in merito a una comunicazione giudiziaria ricevuta o alle possibilità che si offrono di migliorare la propria condizione detentiva, partecipando all’opera rieducativa, fino alla redazione delle istanze alla Magistratura di sorveglianza o al Giudice dell’esecuzione. In quest’ultima attività, in specie allorquando la questione da affrontare è di particolare complessità – coinvolgendo ad esempio una questione di legittimità costituzionale o anche solo richiedendo una indagine giurisprudenziale o dottrinale – diventa oggetto di studio nell’ambito di una Clinica Legale, da diversi anni organizzate dalla Cattedra di Diritto penale per coinvolgere gli studenti in un’attività di learning by doing

Il Dipartimento ha promosso inoltre le collaborazioni del suo personale scientifico con testate giornalistiche, radiotelevisive e in generale con il mondo dei media. Tali collaborazioni hanno preso la forma di articoli sui principali quotidiani nazionali e locali, saggi, podcast o interviste.