- Distribuzione delle risorse di personale in base a una programmazione trasparente e coerente che tiene conto delle necessità di sviluppo delle aree scientifiche e della loro qualità.
- Attenzione alla qualità delle risorse umane, in particolare nella fascia dei giovani ricercatori. Questo punto critico è stato sviluppato in modo particolare per quanto riguarda l’attribuzione delle tematiche a bando per gli assegni di ricerca e il monitoraggio “in itinere” dell’attività degli assegnisti e nelle strategie di supporto e monitoraggio delle attività dei dottorandi. Vista la rilevanza delle scelte nel reclutamento delle figure più giovani, i criteri utilizzati e gli elementi di monitoraggio sono riportati con dettaglio nelle sezioni che seguono.
- Razionalizzazione e implementazione delle risorse strumentali. Conscio della necessità di disporre di strumentazione aggiornata e sofisticata e della difficoltà di reperimento delle risorse economiche necessarie, il Dipartimento si è orientato verso la realizzazione di politiche comuni ai gruppi che lo costituiscono (acquisti su fondi dipartimentali) e soprattutto sullo sviluppo di iniziative comuni con altri dipartimenti per l’acquisizione e l’utilizzo di grandi strumentazioni.
- Dimensione internazionale della ricerca. Questo punto, imprescindibile nel panorama della ricerca moderna, non rappresenta di per se un elemento critico perché i docenti che afferiscono a BtBs sono implicati in numerose reti di contatti e progetti internazionali.
- Realizzazione di interventi in collaborazione con la società e soprattutto con le scuole, come riportato nella sezione sulla terza missione.
A.1
Il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze si caratterizza fin dalla sua fondazione nel 1999 per la sua elevata multidisciplinarità e per la capacità di coniugare le tematiche e gli approcci propri delle Scienze Biologiche con quelli delle Biotecnologie Industriali, al fine di generare avanzamenti nella conoscenza di base e innovazione scientifica e tecnologica. Questa ampiezza di visione è sempre stata un elemento di forza perché ha permesso nel tempo lo sviluppo di competenze ampie e flessibili e la partecipazione a programmi di ricerca sia nazionali che internazionali molto vari. Di conseguenza, la politica del Dipartimento cerca di supportare in modo armonico lo sviluppo delle sue varie componenti, usando come criterio la progettualità e la qualità piuttosto che l’adesione a una particolare tematica. Queste azioni si sviluppano in termini di accesso a spazi e strumentazioni e alle risorse di personale di ruolo, dottorandi e post-doc, con gli strumenti che sono descritti in maggiore dettaglio nel seguito. Per quanto ovviamente perfettibile, il modello adottato si traduce in un elemento di crescita, come si può evincere dagli ottimi risultati raggiunti in termini di pubblicazioni e accesso a finanziamenti competitivi di ricerca, come riportato nella sezione “riesame”.
La strategia del Dipartimento è finalizzata a garantire la stabilità del livello della ricerca e, ove ci siano margini, migliorarlo, grazie a una serie di azioni mirate, coerenti con le linee strategiche di sviluppo dell’Ateneo per quanto riguarda la qualità e l’organizzazione della ricerca. I pilastri attorno ai quali è costruita la progettualità della ricerca sono brevemente illustrati nel seguito, in cui si riportano anche le azioni intraprese in modo sintetico, rimandando alle sezioni più opportune per maggiore dettaglio.