Per quanto riguarda l’articolazione delle competenze disponibili, una larga parte dei componenti del DSRS è inserita in SSD sociologici, ma il Dipartimento ha una forte vocazione interdisciplinare, giacché sono in esso rappresentati SSD nelle aree di Antropologia, Demografia, Economia aziendale, Economia Politica, Economia Agraria, Filosofia Politica, Filosofia del Linguaggio, Geografia, Statistica e Storia. Nelle precedenti schede SUA-RD si era segnalato che l’interdisciplinarietà si era accentuata con la scomparsa delle Facoltà e con il conseguente riassetto dei Dipartimenti. Gli anni successivi hanno visto consolidarsi questa caratteristica e oggi il DSRS continua a essere uno dei protagonisti della tendenza – incoraggiata dalle Linee Strategiche di Ateneo 2017-2019 (vedi Piano Integrato Triennio 2017-2019, p. 26) – a creare intrecci di competenze disciplinari in una prospettiva di innovazione. Altrettanta attenzione è stata dedicata all’internazionalizzazione (vedi Piano Integrato Triennio 2017-2019, p. 26-27). La testimoniano i numerosi progetti internazionali finanziati in questi anni da programmi della Commissione e dell’Unione Europea tra cui: GEMM – Growth, Equal opportunities, Migration, Markets; MARGIN – Tackle Insecurity in Marginalized Areas; IMPRESSIONS – Impact and risks from higher-end Scenarios: Strategies for Innovative solutions; VIROPLANT – Virome NGS Analysis of Pests and Pathogens for Plants Protection; MELINDA – Mobility Ecosystem for Low-Carbon and Innovative Modal Shifts in the Alps; PREGNANT MEN – An international Exploration of _Trans Male Practices of Reproduction. Inoltre, diversi docenti hanno ricoperto o ricoprono attualmente ruoli importanti presso istituzioni e associazioni scientifiche nazionali e internazionali (ad esempio come presidenti nell’ESA – European Sociological Association e nell’IASSW – International Association of Schools of Social Work). La testimonia anche la partecipazione in questi anni a reti interuniversitarie come l’European Consortium for Political and Social Research dell’Università del Michigan (USA), l’European Consortium for Political Research dell’Università di Essex (UK), l’European Consortium for Sociological Research e il Network of Excellence EQUALSOC (Economic change, Quality of life and Social Cohesion), nonché ad associazioni come l’ESA (European Sociological Association). All’interno del DSRS, è inoltre presente un’area di formazione, ricerca e azione riguardante la tematica della Cooperazione internazionale e dello sviluppo umano sostenibile che ha visto in primis l’attivazione di un dottorato la cui triennalità è in fase di conclusione. Attraverso un programma di visiting scholar, da alcuni anni, sono stati così ospitati, senza soluzione di continuità e per tutto l’arco dell’anno, colleghi stranieri che hanno attivamente collaborato con i membri del DSRS. Sempre nel DSRS operano inoltre numerosi centri interuniversitari, interdipartimentali e di ricerca dalla spiccata vocazione internazionale che fanno riferimento a specifici gruppi di docenti e ricercatori, impegnati su progetti specifici.

Il DSRS si è posto in questi anni tre obiettivi di ricerca strategici:

• individuare il mutamento in atto nelle società moderne, inserendolo nei processi più ampi e globalizzati di trasformazione sociale, con una particolare attenzione alla realtà italiana ed europea;
• sviluppare approfondimenti su case studies in una ottica comparativa
• sviluppare schemi interpretativi capaci di leggere, analizzare e affrontare tale cambiamento, in una logica fortemente interdisciplinare.

Questi due obiettivi generali si sono articolati nei seguenti ambiti di ricerca specifici:

• dimensioni del mutamento socioeconomico;
• dinamiche migratorie;
• economia e management dell’impresa;
• diritti umani e cittadinanza;
• famiglie, generi e generazioni;
• condizione giovanile;
• forme simboliche e strategie mediatiche;
• forme e dinamiche dei fenomeni turistici;
• identità e culture collettive;
• società multiculturali e mutamenti in politica;
• organizzazioni e società;
• mafie e organizzazioni criminali;
• regolazione e controllo sociale;
• sviluppo locale, capitale sociale e reti;
• trasformazioni del lavoro e del mercato del lavoro;
• trasformazioni del territorio e dell’ambiente; welfare e politiche sociali;
• cooperazione e sviluppo umano.

Nella concreta attuazione delle attività di ricerca il DSRS ha promosso alcuni tratti unificanti pensati per rafforzare ulteriormente la coerenza delle proprie attività con le linee strategiche di ateneo (vedi Piano Integrato Triennio 2017-2019, pp. 25-27):

• l’attenzione alla rielaborazione teorica dei fenomeni sociali emergenti;
• l’attenzione all’impostazione metodologica nelle sue diverse modalità analitiche, riguardanti sia indagini quantitative, sia ricerche qualitative; analisi secondaria dei dati; analisi testuale ed etnografica;
• l’attenzione al contesto territoriale dei fenomeni studiati;
• l’integrazione con gli approcci delle altre discipline delle scienze sociali e politiche nel quadro di una accentuata interdisciplinarità.

Per la realizzazione di questi obiettivi il DSRS ha compiuto, sin dal 2017, diverse azioni mirate. Fra queste va innanzitutto segnalata la presentazione di un progetto candidato al finanziamento in base alla legge 232/2016 (“Dipartimenti di Eccellenza”). Il DSRS è risultato fra i dipartimenti vincitori e nel 2018 ha dato quindi inizio alla realizzazione di questo progetto, avviando il processo di creazione di un centro di ricerca dedicato IASSC (Institute for Advanced Study of Social Change) dedicato allo sviluppo di indagini longitudinali quantitative e qualitative sulle trasformazioni sociali in Italia. Nell’ambito di tale progetto sono stati avviati anche working groups finalizzati ad alcuni approfondimenti su tematiche specifiche dei processi socio-economici e culturali in atto nel nostro Paese. Il “Progetto di Eccellenza” ha visto anche una forte integrazione con la parte didattica/ricerca di alta formazione del dipartimento ed in particolare con i due dottorati di ricerca attualmente presenti nel Dipartimento: ASEP (Analysis of Social and Economic Processes e Urbeur (Urban Studies). Nel 2020 è poi stato realizzato nell’ambito del Progetto di Eccellenza uno studio mirato sulle conseguenze sociali del Covid-19. Nonostante la situazione generata dal Covid-19, nel 2020 il DSRS ha continuato a svolgere una intensa attività di ricerca su vari fronti e in diversi casi occupandosi proprio di tematiche legate alla pandemia. Alcune questioni come la diffusione della tecnologia, la didattica a distanza, la cura degli anziani ed altre categorie deboli sono stati il fuoco di studi promossi dal Dipartimento.

Accanto al Progetto di Eccellenza il DSRS ha infatti incoraggiato e valorizzato le attività dei singoli studiosi o le aggregazioni che si possono creare su loro iniziativa individuale. In questo senso è stato promosso l’ulteriore sviluppo dell’attività dei gruppi di ricerca esistenti, incoraggiandone i caratteri di interdisciplinarietà e di internazionalità. Particolare attenzione è stata data alla creazione di format per incrementare l’interazione fra componenti del DSRS e promuovere le attività di ricerca. Per fare un esempio è stata mantenuta la programmazione di un appuntamento ricorrente nel quale gli assegnisti di ricerca discutono con i membri del dipartimento i risultati del loro lavoro dopo una relazione di un discussant preferibilmente scelto fra docenti di altre università. Infine nuovo impulso ha avuto l’interscambio con studiosi stranieri. In questo campo il 2019 ha visto la presenza di cinque visiting fellow. Nel 2020 ovviamente non è stato possibile ospitare visiting causa pandemia e diverse attività in presenza sono state cancellate o sostituite da incontri in remoto. Questo non ha impedito la realizzazione di progetti su vari temi e a varia scala che hanno riguardato i docenti del Dipartimento.

Per quanto riguarda i criteri di distribuzione interna delle risorse economiche e di personale il DSRS fa propria l’esigenza di una totale chiarezza e trasparenza. A questo riguardo la distribuzione delle risorse economiche fornite dal FA QD avviene sulla base della valutazione dei risultati della ricerca in termini di qualità delle pubblicazioni (vedi quadro B.2), mentre il personale viene programmato principalmente sulla base dell’attenzione a quel circolo virtuoso fra didattica e ricerca cui fa cenno l’incipit della sezione dedicata alla ricerca delle linee strategiche di ateneo (vedi Piano Integrato Triennio 2017-2019, p. 25)

Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale (DSRS) dell’Università degli Studi di Milano Bicocca si è costituito, nel novembre 1998, parallelamente alla costituzione, all’interno del neocostituito Ateneo di Milano Bicocca, della Facoltà di Sociologia. Successivamente, in seguito all’approvazione del nuovo Statuto di Ateneo, il Dipartimento dal 1 ottobre 2012 si è re-istituito da un punto di vista formale, senza però modificare i suoi tratti costitutivi precedenti. Da un punto di vista numerico, il Dipartimento è passato dai 17 componenti iniziali (quasi tutti di discipline sociologiche) ai 61 afferenti al 31/12/2020, di cui: – 15 Professori di I fascia; – 32 Professori di II fascia; – 1 Ricercatore a Tempo Indeterminato – 13 Ricercatori a Tempo Determinato. Per quanto riguarda le sole attività di ricerca, a queste unità vanno aggiunti (sempre alla stessa data) 35 assegnisti e 45 dottorandi. Come da Statuto di Ateneo e da suo regolamento interno, le funzioni di indirizzo e di governo sono svolte dal direttore, coadiuvato dalla Giunta di Dipartimento. Il Direttore rappresenta il Dipartimento, convoca il consiglio di Dipartimento e la Giunta e cura l’attuazione delle loro delibere; vigila, negli ambiti di sua competenza, sull’osservanza della normativa vigente ed esercita tutte le attribuzioni che la stessa e i regolamenti dell’Ateneo gli conferiscono; predispone annualmente, in collaborazione con il Segretario amministrativo e la Giunta, e sottopone all’approvazione del Consiglio di Dipartimento, il budget economico e il budget di investimento accompagnati da una relazione programmatica e una relazione sulle spese sostenute e sugli obiettivi raggiunti; firma contratti e convenzioni riferiti a prestazioni a pagamento per conto terzi con committenti esterni pubblici o privati nei limiti delle deleghe rettorali; adotta gli atti e stipula i contratti sulla base della normativa interna di Ateneo; verifica il corretto assolvimento dei compiti assegnati al personale tecnico-amministrativo, in accordo con le direttive formulate dal Direttore generale. La Giunta coadiuva il Direttore nell’esercizio delle sue funzioni e svolge compiti di promozione e gestione delle attività del Dipartimento. In particolare, collabora con il Direttore nell’istruzione delle proposte inerenti l’attività didattica e di ricerca da sottoporre al Consiglio di Dipartimento. Il Dipartimento, per le sue attività di ricerca, si avvale di due laboratori, ognuno dei quali ha un comitato scientifico e un coordinatore eletti dal Dipartimento, come da suo regolamento.

• Il Bicocca Data Archive (UNIDATA), centro interdipartimentale che fa capo al DSRS e che dispone di una ricchissima banca dati.
• Il Laboratorio di Ricerca Visuale, dotato di attrezzature per ricerche di tipo etnografico.

Sono attivi nel Dipartimento diversi gruppi e centri di ricerca (per un elenco vedi quadro I.0.) Il DSRS mette a disposizione dei propri assegnisti e dottorandi diversi ambienti e un numero congruo di postazioni perfettamente attrezzate per le esigenze di ricerca. Il Dipartimento contribuisce inoltre a finanziare non solo summer school ma anche la partecipazione a convegni e seminari nazionali e internazionali.

La qualità della ricerca condotta dal DSRS è confermata e riconosciuta dagli esiti ottenuti in tutti gli esercizi di valutazione della qualità della ricerca svolti in Italia (CIVR 2006, VQR 2004-2008, VQR 2011-2014). I dati più recenti relativi alla VQR 2011-2014 collocano il DSRS al quarto posto tra le strutture di ricerca medie e grandi dell'area 14 “Scienze Politiche e Sociali” (cui afferisce la maggior parte degli aderenti), con un punteggio medio pari a 0,52 e un indice X pari a 1,28. Con riferimento alla VQR 2015-2019, il dipartimento ha completato la procedura di invio dei prodotti da valutare senza usufruire delle  esenzioni. Gli esiti della VQR e del monitoraggio condotto attraverso la SUA-RD sono stati incorporati con attenzione nella strategia dipartimentale il cui progetto “Dipartimento d’Eccellenza” è chiaramente tarato sui punti di forza emersi nel corso delle diverse valutazioni e, proprio per questo, fa perno sull’integrazione della ricerca quantitativa e qualitativa e sulla dimensione territoriale in un contesto fortemente interdisciplinare (vedi ”Progetto Dipartimento di Eccellenza – Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale – Anno 2017”). I fondi di ateneo sono distribuiti sulla base della valorizzazione della qualità delle pubblicazioni. Per l’anno in corso è stato adottato come criterio l’assegnazione di due diverse quote di cui la minore a chi abbia soddisfatto requisiti quantitativi e qualitativi accettabili (una monografia e un articolo scientifico) e la maggiore a chi abbia incluso nella propria produzione almeno due articoli su rivista di fascia A (vedi Delibera del Consiglio di Dipartimento sui criteri di attribuzione dei FA QD 2018, tutt’ora in vigore). Anche gli assegni di ricerca vengono distribuiti sulla base di una prioritaria attenzione alla qualità e agli SSD, non solo sociologici, afferenti al dipartimento. Una particolare attenzione viene dedicata al bilanciamento degli assegni senior e junior onde calibrare in maniera ottimale le due diverse componenti della ricerca giovane.

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